13/01/13

Recensione di Gathering Blue-La rivincita di Lois Lowry

Lois Lowry ci sorprende ancora col secondo volume della trilogia da lei ideata.
 La narrazione non riprende infatti dalla fuga di Jonas e nemmeno dal luogo dove è arrivato, ma in un villaggio che vive in maniera semi primitiva e governato dal Consiglio dei Guardiani, gli unici a vivere in un edificio moderno e con tutti i comfort.
In questa società chiunque sia diverso è mal visto, addirittura non si permette "all'erba cattiva nemmeno di crescere". Viene estirpata prima.
Non esiste empatia, conforto, amore, trasporto, altruismo. Solo odio verso gli altri, aggressione, prontezza a sferrare una gomitata nel fianco del vicino se ciò ci da vantaggi. Perfino le stesse madri non sopportano i propri figli, i loro piagnistei e questi sono spesso picchiati senza preavviso se insistenti.
Qui vive Kira, ragazza deforme da una gamba che, grazie al coraggio della madre, non è stata uccisa alla nascita così come il villaggio voleva poichè gli elementi di disturbo, privi di utilità per il popolo, i pesi..venivano abbandonati nella Landa dove le bestie li uccidono. Ed è da qui che Kira viene dopo aver vegliato quattro giorni la salma della madre, colpita da una malattia. Torna e trova, come di rito dopo una malattia, la casa bruciata. Si accinge a ricostruirla con fatica a causa della sua gamba, avvertita da Matt, suo amico appartentente ai ranghi più disagiati, che una donna, Vandara, la odia e cercherà di prendersi la casa per scopi personali.
Infatti il conflitto inizia, ma Kira , con abilità, riesce a dirigere la discussione e portarla in tribunale dove, grazie al suo difensore Jamison viene risparmiata dall'essere mandata nelle Lande come tutti i pesi morti per la società. Infatti trova i pregi della ragazza e le affida il compito di restaurare la veste del Cantore.

La vesta fa parte di una tradizione del luogo. Ogni anno in autunno il Cantore, con la tunica ed un bastone guida del canto, intona la storia del mondo. E lei, tramite le sue abilità di tessitrice apprese dalla madre per non dire superate, ha ricevuto la grazia ed un impiego onorevole.
Qui conosce Thomas, l'intagliatore addetto al restauro del bastone del cantore e, in secondo tempo, Jo, la futura Cantatrice che viene tenuta segregata da Jamison. Il terrore della ragazza fa sorgere dubbi in Kira, MAtt e Thomas sulla bontà di Jamison.  E dubbi sulla gente del posto in generale. Su come vadano veramente le cose. Davvero se le persone vanno nel bosco rischiano di venire prese dalle bestie? O è una farsa, come dice l'insegnante di tinture di Kira? E che coincidenza. Kira, Thomas, Jo..Tutti orfani e tutti dotati in un'arte.

Devo dire che anche qui la narrazione è splendida, esattamente come nel precedente volume.
La società descritta è così arretrata che capiamo come la gente non sia empatica. Sono animali che sopravvivono ed il più forte a tutti i diritti. Chiaramente una parvenza di ordine c'è , dettata dal Consiglio dei Guardiani, anche se litigi e brutti accadimenti sono la norma. Si capisce che i Guardiani si scomodano solo in rari casi come la controversia di Kira, in seguito ad un'accusa.
Altro fattore di "arretratezza". Il nome in sillabe. Appena nati se ne ha uno ad una sillaba, man mano che ci sono scarti generazionali si aggiunge una sillaba. Non c'è un'unità di misura e comunque la potrebbero apprendere solo i maschi, gli unici a poter imparare a leggere e scrivere, esattamente come era pochi secoli fa e come è ancora in gran parte dei Paesi Arabi.

La copertina ritrae chiaramente Kira con dei fiori per la tintura in mano. E se posso azzardare un'interpretazione con The Giver si può parlare di un passato recente, Gathering Blue un presente e probabilmente Il messaggero una sorte di futuro prossimo.

Ancora una volta il finale è aperto e pieno di possibilità.
Il volume rispetto a The Giver mi ha colpita meno pur piacendomi non poco. Non saprei dire perchè. Mi sento meno coinvolta nelle vicende. Jonas e la sua vivacità interiore mi avevano veramente colpita e con lui si analizzavano di pari passo le scoperte fatte.
Comunque è un libro la cui lettura va la pena di essere presa in esame.

Clicca qui per la recensione di The Giver

2 commenti:

  1. sono contenta che hai letto tutti e tre i volumi:)bellissima recensione..lascia molte domande aperte e fa riflettere anche sulla nostro mondo vero?ora leggo l'altra:)

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    1. Purtroppo e per fortuna le riflessioni che ci lascia questo libro sono molte. Ho letto di chi conosce già la trilogia su anobii e molti appunto odiano questi finali aperti.
      Un lavoro di veloce lettura ma encomiabile...

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