30/12/13

Recensione de La ladra della Primavera di Marina Fiorato

Trama: Firenze, 1482. L'affascinante cortigiana Luciana Vetra è furiosa: fare da modella per il grande pittore Sandro Botticelli doveva essere la sua grande occasione, invece lui non soltanto si è rifiutato di pagarla, ma dopo un violento litigio l'ha addirittura cacciata dal suo studio. Per vendicarsi dell'affronto, la giovane ruba uno dei disegni preparatori del dipinto - una grande tavola che avrà come titolo la Primavera - senza immaginare che quel gesto impulsivo e dettato dall'orgoglio le sconvolgerà la vita. Ben presto, infatti, Luciana si accorge di essere diventata l'obiettivo di un gruppo di uomini potenti e senza scrupoli, disposti a tutto - anche a uccidere - pur di recuperare il prezioso disegno. Disperata, la ragazza chiede asilo presso la basilica di Santa Croce e viene accolta da Guido, un novizio che, incantato dalla sua bellezza, decide di aiutarla a fuggire. Consapevoli che soltanto svelando il mistero del quadro avranno salva la vita, i due intraprendono allora un viaggio che li porterà da Napoli a Pisa, da Roma a Venezia, tra nobili e assassini, pericoli e agguati, complotti e tradimenti. E scopriranno che, nell'allegoria della Primavera, si nasconde un messaggio in codice che potrebbe cambiare il futuro dell'Italia...

Luciana Vetra, in arte Ciccina, è una delle migliori prostitute di Firenze e la sua vita scorre prevedibilmente finchè non accetta di fare da modella per Botticelli. Nella trama pare che i due litighino e che lui non la voglia pagare. Dal vivo invece lei posa per lui, dice qualcosa di incomprensibilmente sbagliato e Botticelli si infuria, facendo andare via in fretta e furia Luciana, dando idea che la rabbia prevalga su tutto. La meretrice , furiosa, ruba la bozza del quadro per cui ha posato e da allora la sua vita è stravolta da morte e caos. Sarà grazie all'aiuto di Fratello Guido, presso il cui convento francescano chiede asilo, che riceverà aiuto dando inizio ad un lungo viaggio che ha per oggetto la decrittazione della bozza de La Primavera che, a quanto pare, è al centro di un grande intrigo politico in grado di devastare la storia così come la conosciamo. Lei ed il frate viaggeranno per mezzo stivale da Firenze a Napoli, Roma, Venezia ed altre importanti città in un viaggio emozionante e pieno di rivelazioni.
La storia si sviluppa in maniera coerente ed i personaggi sono assolutamente ben definiti. E' impossibile non amare l'animo pieno di fede per Dio e l'amore per la cultura di Fratello Guido come l'animo esuberante e amante dei piaceri terreni di Luciana.
Purtroppo però, nonostante mi sia goduta la lettura, non mi sono mai sentita davvero coinvolta. Le rivelazioni erano troppo improvvise e troppo plateali, all'inizio poi la storia corre così tanto che pensavo "seeee, mo 'na prostituta riesce a scatenare tutto sto ambaradan". Per quanto tutto sia costruito con estrema cura non mi sono mai sentita immersa nella storia e la parabola estrema di eventi mi ha lasciata perplessa.
Il ritmo però è incalzante e man mano che si scoprono le carte non si vede l'ora di giungere a conclusione del mistero ed anche a capo di un esito dai toni rosati.
E' un libro che vale la pena leggere e sono consapevole che probabilmente la mia è una visione soggettiva più che oggettiva perchè la qualità c'è ed ho perfino scoperto un paio di cose su La Primavera che non sapevo e che vorrei approfondire. Insomma, quella che poi mi sembrava la maggiore invenzione dell'autrice in realtà è argomento di studio, quindi con forti basi accademiche!



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