04/12/17

Recensione di Olga di carta - Jum fatto di buio di Elisabetta Gnone

Trama: Tutti sapevano che Olga amava raccontare bene le sue storie oppure non le raccontava affatto, e quando la giovane Papel attaccava un nuovo racconto la gente si metteva ad ascoltare...


È inverno a Balicò, il villaggio è ammantato di neve e si avvicina il Natale. Gli abitanti affrontano il gelo che attanaglia la valle e Olga li riscalda con le sue storie. Ne ha in serbo una nuova, che nasce dal vuoto lasciato dal bosco che è stato abbattuto. Quel vuoto le fa tornare in mente qualcuno che anche Valdo, il cane fidato, ricorda, perché quando conosci Jum fatto di Buio non lo dimentichi più. È un essere informe, lento e molliccio, senza mani né piedi. La sua voce è l’eco di un pozzo che porta con sé parole crudeli e tutto il suo essere è fatto del buio e del vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo qualcuno o qualcosa che ci è caro. Jum porta con sé molte storie, che fanno arricciare il naso e increspare la fronte, e tutte sono un dono che Olga porge a chi ne ha bisogno. Perché le storie consolano, alleviano, salvano e soprattutto, queste, fanno ridere. Dopo Olga di carta - Il viaggio straordinario, ritorna la vita del villaggio di Balicò con una storia che ne contiene tante, come in un gioco di scatole cinesi, come in una farmacia d’altri tempi piena di cassetti da aprire per tirare fuori la medicina giusta per ciascuno di noi.

Tanti anni fa nascevano le Witch, cinque ragazze magiche poste ai confini di Kandrakar e quanto ci ho sognato! Purtroppo pochi anni fa il magazine ha chiuso ed il fumetto mai più pubblicato, ma questi anni di magia li devo a Elisabetta Gnone, senza la quale non sarebbero mai nate. E le magie che mi ha fatto vivere non sono finite qui perchè poi sono arrivate Vaniglia e Pervinca, le meravigliose gemelle di Fairy Oak, trilogia dolce e piena di chiaroscuri. Mi sono persa quache lettura, ma posso dire che questa autrice è per me una garanzia, una culla...

E così ho conosciuto Olga di carta. Questo è il nostro primo incontro, ma già mi piace e non vedo l'ora di recuperare il tempo perduto.
Olga è una ragazzina vivace e saggia al tempo stesso, allegra anche se conosce la tristezza ed il lutto, con la dote di raccontare storie vere e ispiratrici di riflessioni. Vive a Balicò, un villaggio piccolo ed un pò arroccato, ma con una gran varietà di abitanti, ognuno speciale. Che sia una lingua lunga ed un diffidente o una persona semplice o tutta d'un pezzo come la nonna di Olga. Tutti però, in un modo o nell'altro, dipendono dalle storie di Olga, storie che sembrano fantasie, meravigliosi racconti che ricordano più magie che reali accadimenti.
E stavolta tocca Jum fatto di buio, ma sarà un racconto che creerà il caos. Le persone ne hanno paura e ci sarà un gran fermento. Non capiscono le intenzioni di Olga che certo non sono di spaventare.
Semmai vuole dire a tutti: "Ehi, siamo fatti di buio, ma sta a noi scacciarlo, non arrendendoci mai, mandando via la tristezza, tirandoci su le maniche!"
Però si  che la gente è suggestionabile, figurarsi in una piccola comunità!
Il parroco del paese, per dire, dice che Olga dovrebbe leggere la Bibbia e smetterla di parlare di sentimenti perchè c'è chi ne sa più di lei.Sarà vero? In materia di sentimenti, secondo me, nessuno è maestro e tutti possono esserlo. E se proprio abbiamo maestri sono i bambini e le anime pure come quella di Olga oppure gli animali che offrono chiedendo pochissimo, come Valdo, il meticcio della nostra protagonista.
Amo anche il tema dell'addio, del saluto finale. E' di una delicatezza unica e nonostante la sensibilità è quasi impossibile non avere le lacrime agli occhi. Un pò forte per dei ragazzini, ma c'è tanto bisogno di una guida per un tema così poco trattato. E poche possono essere migliori!

Aspetto con ansia nuove avventure. Le storie di Olga possono essere autoconclusive, almeno l'idea che mi dà questo volume è la medesima, ma credo ci siano degli aspetti che potrebbero essere approfonditi circa i personaggi cuore del libro (almeno a me piacerebbe tanto).  So che il fulcro di questa serie sono i racconti di Olga, però ho a cuore anche i destini degli abitanti di Balicò.

2 commenti:

  1. ciao, ho letto il primo libro di OLGA di carta e mi è piaciuto molto.

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    1. Io devo recuperarlo e spero di farlo presto!

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