01/01/18

Recensione di Sfiorami adesso di Camilla D'Amore

Trama: Elise Evans combatte la solitudine curando il proprio giardino e lavorando nella libreria della cittadina inglese in cui vive. Tutto cambia quando il suo cammino incrocia quello di Sefron Wyler, il suo schivo e taciturno, nuovo vicino. 

Sin dal loro primo sguardo tra i due scocca una scintilla ma sarà il ritrovamento di un vecchio diario a unirli: assieme seguiranno le tracce di un amore bellissimo, segnato da un infausto destino, sbocciato cinquant'anni prima all'ombra degli stessi giardini che divide le loro case. 

La storia degli innamorati sfortunati sembra destinata a ripetersi. 
Nonostante il sentimento che sta fiorendo in Elise e Sefron, su di loro aleggia lo spettro di un segreto. Lui, infatti, custodisce un tormento nel cuore. Qualcosa che ha interrotto la sua carriera di violinista e ha messo in pausa la sua vita. 
Nonostante ciò, Sefron ed Elise si scoprono irresistibilmente avvinti da un amore inaspettato. Ma quando il passato tornerà, Sefron sarà costretto a compiere un'ardua scelta.


Ho visto questo romanzo per  tutta l'estate senza decidermi a comprarlo. Poi, visto che l'ebook viene una sciocchezza, mi sono detta, ma sì, proviamo a leggere questa opera prima...
Ammetto che cero titubante, ma appena si inizia a leggere le prime righe ci si trova rapiti dalla scrittura.

Faremo la conoscenza di Elise, giovane commessa di libreria che vive una vita tranquilla, ordinaria e piena di passioni e colore e sogni, ma prigioniera di una famiglia menefreghista dove ognuno vive nel suo mondo. Ama leggere, praticare giardinaggio e vestire in maniera colorata, pittoresca.  Conosceremo anche la libreria, la Lucciola, con tutto il suo variegato e splendido personale che sarà importante in tutto il romanzo.
La sua vita si scontra con quella di Sefron Wyler, giovane schivo, solitario e poco socievole. Ma si instaura subito un legame, peccato che il giovane si tenga sempre a freno e che in particolari occasioni reagisca bruscamente, con antipatia e scomparendo per giorni, anche quando Elise scova un diario che dimostra che ci fu un amore splendido e tragico tra le mura delle loro case anni or sono. e la faccenda sembri coinvolgerli. Elise però ci resta sia male sia se ne fa una ragione.
Il mistero, la parte anche più affascinante del romanzo, ruota a quanto Sefron vuole tenere segreto: la distonia focale, sindrome che lo ha costretto ad interrompere la carriera di musicista e che non vuole rivelare per non dover dichiarare di essere un uomo rotto. Soprattutto Elise non deve sapere.
Avere genitori così, specialmente il padre che è spietato e lo considera un fallito, non aiuta certo la sincerità e l'autoperdono. Io credo che sarei fuggita da un uomo talmente arido ed astioso e da una madre burattino.

Quello che mi ha più colpita è stata l'attenzione al disturbo che affligge Sefron ed altri musicisti di un certo livello. Innanzitutto non conoscevo l'argomento, mi ha appassionato e secondo me è stato condotto magnificamente.
Poi Elise e Sefron sono dipinti con una chiarezza disarmante, impossibile non amarli per come sono, anche se Sefron lo avrei a volte preso a sberle per tutto il romanzo. E' così schivo che i suoi atteggiamenti di chiusura ed ostinazione, spesso hanno cancellato le sue buone intenzioni ed azioni o quasi. Che sia un comportamento comune a chi ha una passione/ossessione/vocazione?
Ma ogni personaggio, con poche pennellate, anche se non compare sempre o molto, è ben delineato. Non abbiamo personaggi piatti o bidimensionali, ma a tutto tondo.
Anche il registro che usa la D'Amore, il vocabolario e la struttura delle frasi mi è piaciuta molto.
Purtroppo ho trovato quei due difetti ed errori, presumo ortografici o sfuggiti alla revisione, come "Gli arachidi" nel capitolo 6 che mi sembrerebbe un sostantivo femminile o "capotto" al luogo di "cappotto" nel capitolo 13 ed in un  altro che non ho segnato o "sebbene la luce era completamente sparita" e sarebbe stato meglio utilizzare il verbo al congiuntivo nel capitolo 14 o "tasti" accucciati" e sarebbe stato più appropriato "allineati" e ultimo "loro non lo aveva sfiorato" nel capitolo 30. Ma preciso che non è un rimprovero. Però se affermo di dire che ci sono dei difetti non posso limitarmi a dirlo, bensì devo elencarli per provarlo. Altrimenti sarebbe una cattiveria gratuita, senza scopo.
Queste infatti sono inezie, il resto della scrittura non mi pare presentare altre discrepanze e comunque mi piace molto. L'attenzione è calamitata dalla storia che, almeno io, non vedevo l'ora di finire per scoprire come sarebbe andata ed un pò pentendomi della mia fretta perchè avrei finito la storia.
Indubbiamente c'è talento e lo dimostra la vittoria del romanzo a Il mio esordio e che lo vedrà prossimamente nelle librerie. Spero che riceverà la giusta attenzione dal grande pubblico e quando saprò la data di pubblicazione effettiva la condividerò di certo. Anche se sarà un peccato il, presumo, certo cambio di copertina dove è immortalata la bravissima Glinda Izabel che posa come una splendida Elise!

Che aspettate a buttarvi nella storia di Elise, Sefron, della musica e di una cittadina graziosa e vitale come Mills?

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