20/09/12

Recensione di La ragazza di fuoco di Suzanne Collins



La ragazza di fuoco è il secondo volume della trilogia distopica Hunger Games di Suzanne Collins.
Katniss Everdeen è sopravvissuta all'arena degli Hunger Games assieme a Peeta Mellar nella 74ma edizione dei giochi grazie ad una sua trovata. Ciò che fece scalpore è che lei si offrì volontaria come tributo al posto della sorteggiata Prim, sua sorella, e che Peeta confessò per lei il suo amore alle telecamere e questo ha reso possibile che fossero i favoriti dal pubblico in quanto erano gli innamorati sventurati del Distretto 12, il Distretto che è sempre il più svantaggiato e povero. Purtroppo per loro però Peeta era serio, non era una trovata per cercare di ucciderla più facilmente o solo per sbalordire il pubblico e farsi favorire. Ed ora si
 evitano, lui perchè ne soffre e lei perchè è confusa. Intanto non se la passano male. Per Katniss la vittoria significa che la sua famiglia non patirà più la fame.

E qui metto uno spezzone per chi teme gli SPOILER.  Chi procederà nella lettura lo farà a suo rischio e pericolo!


Purtroppo però la tranquillità pare che la ragazza non la possa proprio avere ed infatti riceve la visita del presidente Snow che la minaccia. Lei è stata la scintilla per far scoppiare la Rivolta. Sempre più distretti insorgono e se lei vuole sopravvivere assieme alla famiglia ed ai suoi affetti deve far di tutto per sembrare il più remissiva possibile e soprattutto innamorata pazza di Peeta.
Lui sa che non si vedono da settimane e che lei è legata a Gale, amico d'infanzia considerato un cugino da tutti tramite un'affermazione sbagliata fatta durante la trasmissione dei precedenti giochi. E sa anche che lui è innamorato di lei e che l'ha baciata nei boschi. Il primo punto è che ciò non giova alla storia del suo presunto amore per Peeta e il secondo che andare nei boschi è illegale e tecnicamente impossibile visto che la recinzione dovrebbe essere elettrificata tutto il tempo e non avere punti deboli.
LA ragazza si confida con l'ex mentore Haymitch che le fà capire che non deve solo fa credere al Presidente che è innamorata durante il tour della Vittoria che si svolge dopo la fine di ogni Hunger Game e vede il vincitore in giro per i distretti. Deve vivere per sempre con l'idea di lei e Peeta, dovranno sposarsi. Cosa che a lei pare impossibile visto che vede il ragazzo come un amico. Però afferra e tutto va avanti, ne parla con Gale e con Peeta. Il tour della vittoria parte, anche l'organizzazione del matrimonio con Peeta. Ma non basta, il Presidente è stato chiaro. E che allora la Rivolta abbia inizio. Non sa come, ma la farà partire. 
Peccato che Snow annunci la 75ma Edizione degli Hunger Games, quella della Memoria che ogni 25 anni celebra l'inizio dei giochi, il perchè nacquero benchè ognuno lo sappia. Solo che questa edizione sarà speciale: parteciperà un tributo maschio ed uno femmina per distretto scelto tra i vincitori. Questo per Katniss vuol dire solo una cosa: tornerà nell'arena. Solo non si sa se con Peeta od Haymitch.
Questa sarà probabilmente la peggiore edizione organizzata solo per reprimere una rivolta che sta nascendo e che non si arresterà. Katniss ha dato la scintilla, ha provato a fermarla per i suoi cari senza successo e il suo fallimento l'ha solo convinta ad andare avanti nel fomentare una rivolta che comunque non può essere fermata perchè le gente non ce la fà più e solo Capitol City, la capitale, può provare piacere dai giochi dove i partecipanti vengono trucidati per divertimento, in una sorta di Colosseo post apocalittico. Ma sarà anche la peggiore perchè comunque il pubblico è affezionato ai vincitori e rivela l'azione per quello che è: un'azione repressiva.
Al centro di tutto persone che hanno vissuto l'incubo dei giochi ed i cui sentimenti vengono messi in gioco.  Alla fine si tratta di uccidere persone che più o meno sono diventate amiche nel corso degli anni. E Katniss farà chiarezza sui suoi sentimenti.
Questo è il volume che finora ho preferito e merita un bel 10. Ho iniziato con gusto il terzo ed ultimo volume Il canto della Rivolta che per ora è un pò monotono, ma ci sono parecchie interessanti novità e la cui recensione sarà assolutamente sconsigliata a chi non ha letto i primi due volumi.
Comunque La ragazza di fuoco è semplicemente splendido anche se  mi permetto di dissentire dal commento del New York Times: 

"...la trilogia convoglia la passione politica di 1984, la memorabile violenza di Arancia Meccanica, l'ambientazione fantastica delle Cronache di NArnia e la ricchezza di dettagli di Harry Potter."

Di 1984 non ho esperienza di lettura ma solo di teoria scolastica, Arancia meccanica ne ho presenti spezzoni ma ricordo bene "Funny Games" e direi che di violenza "memorabile" ne ho la tasche piene e in Hunger Games mi pare si tratti di una tipologia di violenza diversa più su quella che potrebbe conoscere un popolo sotto la dittatura africana solo con la parvenza di democrazia, di fantastico come Narnia ci vedo ben poco in quanto Narnia si svolge in un mondo fantastico a parte mentre l'universo della Collins è ideato in un ipotetico futuro fin troppo reale. Per ultima tengo la Rowling che ha fuso nel mondo reale Hogwarts che è un Mondo, una civiltà, una società magica e pochi la possono eguagliare. La Collins è fenomenale, ma Panem non è Hogwarts ma un luogo che potrebbe essere vero e dove c'è realtà, non magia. Certo il mondo della Rowling non è fatto solo di magia e bacchette magiche, le batoste (e forti) ci sono pure là ma viviamo nell'universo magico creato dall'autrice. Per cui sì Hunger Games è una trilogia memorabile e strabiliante, però il NY Times ha fatto un commento un pò azzardato che mi fà domandare "ma hanno letto entrambe le saghe?". certo che possono avere un'opinione diversa dalla mia e che la mia possa sembrare del tutto errata, ma la mia analisi e sensazioni sulle letture mi guidano a questo punto e chi non condivide è liberissimo di farlo.
Concludo dicendo che chi ama il genere distopico verrà rapito ed è un'ottima occasione per avvicinarsi al genere per chi ne è digiuno. 
Da parte mia sto amando questa serie che ci regala un mondo arrivato al capolinea dove i protagonisti sono costretti a reprimere pubblicamente e talvolta privatamente i propri sentimenti, sempre in dubbio se spiati dal sistema. Chi partecipa ai giochi è brutalizzato e deve uccidere per sopravviere e per chi resta fuori dall'arena solo il dolore della perdita dei cari. Solo il vincitore non avrà questo problema se non fare incubi delle morti causate. La gente dei distretti svantaggiati invece ricorda molto i nostri svantaggiati. Un futuro che pare abbastanza reale ed inquietante.

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