22/10/12

Recensione de Il richiamo dell'angelo di Guillaume Musso


Acclamato autore francese ormai conosciuto anche in Italia, Guillaume Musso continua a regalarci storie piene di amore, azione e mistero.
Questo è uno dei suoi ultimi romanzi ambientato tra Stati Uniti e Francia.
Madeline sta tornando a Parigi dalla vacanza col fidanzato Rafael, col quale a breve si sposerà. Nel mentre che è al check in, la donna si scontra con Jonathan, andato a prendre suo figlio a New York per passare le vacanze con lui, poichè fu deciso questo con l'ex moglie.
Purtroppo ad un certo punto i due si scontrano dando inizio ad una serie di problematiche non indifferente, prima tra tutte lo scambio di cellulari, di cui si sono accorti tornati a casa.
La cosa non è presa tanto bene da nessuno dei due che reagisce provocando l'altro, ma arrivando alal conclusione che devono restituirsi i telefono al più presto.
Solo che come si dice.. La curiosità è donna, anche se qui scopriamo che è anche uomo. Infatti i due si trovano a frugare l'uno nei segreti dell'altro riesumando ricordi che era meglio tenere sepolti, tanto fu grande la sofferenza causata.

Di lui si scopre che è divorziato e riemerge l'ex detective della polizia inglese, nella zona di Cheatem Bridge, che cerca di scoprire l'iter del fatto da lui e tramite sue tracce, inclusa la collaborazione più o meno convinta (purtroppo marginale) del suo apprendista giapponese Takumi, personaggio divertente spesso in battibecco con Madeline che ama però lavorare con lei nel suo negozio di fiori.
Jonathan d'altronde scopre sia alcune foto osè sia un file che occupa troppo spazio sulla memoria del telefono e che per questo incuriosisce l'uomo finchè non trova la password d'accesso e rivelando il tentato suicidio di lei a causa della non risoluzione di un caso che per lei fu di massima importanza: ritrovare Alice Dixon, ragazzina scomparsa un paio di anni fà e nella quale si immedesimava, poichè condividevano un passato difficile per qualsiasi adolescente.
Insomma il materiale al libro non manca, i colpi di scena sono numerosi.
La grammatica è come sempre lodevole e la struttura del romanzo è ormai quella tipica di Musso: suddivisione in parti, capitoli ripartiti numericamente a volte seguendo una logica propria, citazioni che colgono l'anima del capitolo ad ogni inizio di capitolo. Sono sempre azzeccate.
Questa volta manca l'elemento "Paranormal", ovvero nei precedenti romanzi da me letti c'è sempre un elemento che tra thriller, amore e mistero, ci mette in mezzo anche cose che la ragione non può spiegarsi, come ad esempio una sorta di "funzionari celesti in borghese" come si intuisce dai suoi primi libri:

Secondo me i migliori scritti dall'autore.
Sfortunatamente i volumi successivi da lui scritti perdono l'anima che avevano questi due volumi. Resta però la bravura dell'autore a darci una storia complessa, ricca di riflessioni e sentimento che, benchè abbia perso mordacia rispetto ai primi volumi, ci lascia comunque un dolce ricordo nel cuore ed una sensazione di benessere al termine della lettura.
Consigliato a tutte le romantiche che però si annoiano davanti a troppo zucchero e miele!

2 commenti:

  1. li ho tutti e tre..da leggere..hai letto anche gli altri due? vale la pena?

    RispondiElimina
  2. Ho letto la ragazza di carta molto carino e Quando si ama non scende mai la notte. Non si butta ma rispetto agli altri mi ha delusa
    Troppo tranquillo. Ho apprezzato molto pero le riflessioni dei personaggi

    RispondiElimina