13/01/13

Recensione de Il messaggero di Lois Lowry


Degno finale della trilogia ideata da Lois Lowry.
Qui incontriamo Matty, il Matt lacero e sporco di Gathering Blue che, andato via dal villaggio di Kira con un personaggio che viene presentato alla fine del precedente volume, il Veggente, un uomo anziano e cieco, diventa un ragazzo rispettabile ed amato.
Vive da sei anni nel Villaggio il cui riferimento principale è il giovanissimo Capo, ovvero un Jonas più adulto.
Chi arriva da scenari invivibili cerca di raggiungere questo luogo dove tutti sono gentili, accoglienti, altruisti e soprattutto le persone svantaggiate dalla vita sono trattate con gran rispetto.
MA ultimamente le cose stanno cambiando. Le persone sono più chiuse, sospettose, egoiste. Si parla di una petizione per chiudere le porte del Villaggio agli stranieri ed è così da quando il Mercato del Baratto è cambiato e si offre anche l'astratto.
Matty verrà incaricato di portare il messaggio della chiusura a tutti i paesi vicini, in quanto è l'unico in grado di attraversare incolume la foresta. Anche questa sta cambiando, popolata all'improvviso da una forza oscura e perfida. Durante il tragitto va a prendere la vecchia amica Kira, per mantenere la promessa al Veggente, che vi è particolarmente affezionato e che aspetta la sua venuta da anni. Come unica arma avrà il potere da poco scoperto ed ancora acerbo.


Questo è un finale complesso e difficile. Non sono sicura di riuscire a interpretarlo se non un minimo.
Una società che prima è aperta, lodevole, altruista improvvisamente fa offuscare il proprio animo da cupidigia e desiderio. Diviene dura, intransigente e chiusa. Più o meno come successe a noi. Non che gli uomini siano santi, ma era più facile aiutare uno sconosciuto 100 anni fa, magari durante una guerra. Oggi, per un motivo o un altro, non aiutiamo nemmeno chi cade dalle scale e pretendiamo tutto, sempre di più. Insomma il progresso buono in sè però anche fonte di allori che ci fanno sentire così al sicuro da divenire superbi e negare l'aiuto ad altri quando noi stessi ne ricevemmo in passato.
Sembra che la società de Il messaggero si stia riavvicinando a quella di Kira che ormai si è ingentilita.

Il finale non è ne aperto ne "finale". Se mi posso permettere una sorta di SPOILER mi ha fatto l'effetto di uno dei libri della Oliver. Splendido, ma spiazzante.
Purtroppo nemmeno con questo volume è scattata la scintilla come con The Giver, però il termine della trilogia mi ha in qualche modo rialzato di molto il volume tanto da metterlo livello del mio osannato Donatore.

Una serie di libri assolutamente da leggere. Con uno stile semplice e diretto, adatto a grandi e piccini, si legge una storia piena di significati che potremmo stare ad elencare per ore. SI impara molto, si riflette e si può applicare quanto appreso.
Una magia scorrere le pagine di un volume che ci chiama o che ci interessa e trovarsi dopo tra le mani molto di più che la cellulosa di cui è composto un tomo.

6 commenti:

  1. ciaooo ma il tuo blog ha un'immagine e una facciata nuova..bene mi piace!! HAI PARTECIPATO ALL'INZIATIVA " fatti conoscere" magari ti interessa...dacci un'occhiata trovi il post qui
    http://cosmovetto.blogspot.it/2013/01/fatti-conoscere.html

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    1. Eh si! Mi ero stufata della monotonia del violetto (che avevo scelto per cambiare dal però più carino prato coi soffioni), ma di CSS non capisco nulla e ho sbriciato su blogger altri mmodelli ! anche se sto aspettando la risposta di una blogger che fa sfondi gratis. Se li vuoi personalizzati fai una donazione Vediamo un pò. Questo è il link del blog...http://graficscribbles.blogspot.it/

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  2. anch'io non riesco a collocare questa trilogia, non è quel tipo di libro che t resta impresso per la sua passione o per la storia travolgente, ma per la sua delicatezza e per i messaggi che lancia. T lascia così, pure un po' male, a domandarti come andrà a finir davvero. una società nata per aiutare i diversi, finisce, anche lei, per chiudersi. io so che quest'anno dovrebbero pubblicare il 4° vol. intitolato il figlio, io propendo nel pensare sia figlio di kira e jonas..chissà. spero ne sapremmo un po' di più. comunque anche per me è da leggere perchè fa riflettere tanto sull'animo umano

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    1. La cosa bella è che tutti i volumi sono collegati. Quindi credo anche io a ciò che dici tu. Arrivando all'ultima pagina avevo un magone...Incredibile come poche pagine possano incidersi nell'animo!
      Speriamo venga pubblicato presto l'ennesimo volume..

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  3. Grazie! Vado subito a curiosare nel tuo blog;-)

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