20/03/14

Recensione di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Trama: La storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, con al centro il romantico contrasto tra l'adorabile e capricciosa Elizabeth e l'altezzoso Darcy. Un romanzo che ha l’ironia e la leggerezza di una commedia settecentesca nell’inedita traduzione di Fernanda Pivano.

Orgoglio e pregiudizio è uno dei classici che rientra nelle letture prima o poi obbligatorie ed obbligate per chi di solito si fregia dell'appellativo onnivoro in riferimento ai libri. I classici sono spesso e volentieri ostici e coinvolgenti solo per particolari menti.
Non è il caso di questo libro. Benchè ambientato in tempi e contesti chiaramente distanti da noi è scritto in un linguaggio davvero scorrevole e di facile fruizione. Anzi, anche a livello intrinseco si può considerare davvero attuale.
Le protagoniste sono le cinque sorelle Bennet. Se vivessero oggi sarebbero cinque ragazze l'una diversa dall'altra, figlie di una madre frivola e poco accorta, piena solo di idee su come accasare le figlie ed ammogliata ad un uomo la cui casa è legata ad un testamento sfortunato. Le cinque, Jane, Elizabeth, Mary, Catherine e Lydia non c'entrano l'una con l'altra e sono il risultato di una gestione familiare alquanto malassortita con pochi intenti di fare i genitori se non riferito alla madre, in contesti in cui bisogna dare il meglio di se in società. Della serie, evviva l'apparenza. Probabilmente le costringerebbe a guardare reality show, Maria De Filippi e vestire solo di marchi.
Si può tanto dire che la ricerca del marito ideale, del doversi mostrare perfetti e socialmente accettabile sia materia di ieri. Sicuramente lo è lo sposarsi con una dote pena doversi accontentare del primo poveretto, addio crinoline e strati di stoffa su stoffa, mai più chaperon per le neo coppie ne la richiesta della mano della donna, giri su giri di parole in modo da non essere moralmente attaccabili o offensivi...Ma quanto al resto...Ai giorni nostri si finge di essere aperti, di accettare le diversità sociali, di non pensare a modi e toni...Ieri forse pretendevano più forma e più ipocrisia di facciata. Oggi la forma si è ampiamente suicidata.
La narrazione non è certo rapida ed incalzante come ai romanzi del giorno d'oggi ed infatti si va un pò a rilento  ma è affascinante leggere dell'arrivo di Mr Bingley e del suo innamoramento con la Bennet buona ed ingenua che va sotto il nome di Jane assolutamente mal visto da Mr Darcy , amico di lui, che vedremo spesso protagonista di alterchi e punzecchiature con Elizabeth, assieme a Jane unica ragazza intelligente della famiglia benchè molto decisa nelle sue convinzioni al pari dell'odiato Darcy la cui colpa principale è l'ostinazione. Le povere figlie però sono messe in ridicolo dalla vistosa madre che, credendo di far la signora, si rende solo un elemento di disturbo. Sono però divertenti le discussioni col marito, Mr Bennet, in cui la signora non avverte mai il minimo accenno delle evidenti prese in giro. Peccato che abbia occhi solo per Lizzie, Elizabeth, considerando le altre figlie di molto inferiori.
Orgoglio e pregiudizio sono elementi molto caratterizzanti sia di Darcy che di Elizabeth e, nel romanzo, anche della società da essere davvero il titolo più azzeccato per l'opera. Questi due sentimenti che la fecero da padrone e che continuano ancora a farlo. Quante volte presumiamo qualcosa di qualcuni, soprattutto se poco conosciuto perchè "sicuramente è così"? E quante altre invece evitiamo certi comportamenti o agiamo per orgoglio?
Gli argomenti sono i soliti di un romanzi ambientato nell'ottocento...Vestiti, corteggiamenti, regole sociali, convenzioni. Sorprendente è però l'autrice. Nata benestante ma non ricca, non ha potuto seguire un'istruzione eccelsa ma l'ambiente familiare l'ha spronata tanto da indurla a scrivere. Purtroppo la fiducia nelle donne all'epoca era bassa e fino alla sua morte le opere furono pubblicate in anonimato, riabilitate poi grazie al fratello. Caso particolarmente sofferto è quello di Orgoglio e Pregiudizio, nato come Prime Impressioni, che ha dovuto attendere il 1813 per essere pubblicato, ovviamente anonimo. Per fortuna la Austen ci è riuscita e noi, ancora adesso, possiamo apprezzare questa preziosa opera dove l'amore sincero combatte contro quello di interesse e combinato tanto usuale in passato ed in alcune realtà anche adesso.


2 commenti:

  1. anch'io ho adorato questo libro <3 uno dei mie classici preferiti!

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    1. E poi dicono che i classici sono sempre una "palla": Magari non saranno di sempre facile lettura come quelli odierni ma uno sforzo può portare anche belle scoperte...;-)

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