07/01/17

Recensione Percy JAckson e Il Ladro di fulmini di Rick Riordan

Trama: Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni. Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio. Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei ad ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale..

Ho riletto Percy Jackson perchè il mio obiettivo è completare la serie di questa saga questo anno.
La lettura è stata scorrevole come la prima volta.
Percy è un ragazzo che cambia scuola ogni poco per i suoi problemi di deficit da attenzione, iperattività ed impulsività, anche dislessia. Insomma le ha tutte. Questi disturbi lo rendono indisciplinato e con un rendimento non ottimale. 
Quando però la professoressa di matematica lo attacca durante una gita e scopre che il suo amico è un satiro ci mette poco a capire che qualcosa non va. Peccato che venga cacciato anche dalla Yance Academy. Torna a casa dalla madre Sally e dal patrigno, un alcolizzato nullafacente e violento. La madre gli promette una gita a Long Island ma le cose non vanno come previsto. Grover li raggiunge e afferma di dover portare Percy al campo Mezzosangue per tenerlo al sicuro e farlo addestrare e rivela la sua natura di satiro. Raggiungono miracolosamente il Campo , perdendo però la madre che viene uccisa dal minotauro che insegue lui, la madre e l'amico Grover.
Lì Percy scopre presto di essere figlio di Poseidone, dunque un semidio. Ma la sorpresa di essere uno di loro è grande. Peccato che non faccia a tempo a godersela perchè viene incolpato da Zeus del furto della sua folgore divina e non riaverla indietro entro la scadenza da lui imposta comporterà una guerra di proporzioni apocalittiche.
Quindi Annabeth, semidea figlia di Atena (che ha un rapporto di amore odio con Percy a causa delle rivalità tra i loro genitori), Grover e Percy partono alla ricerca della folgore ma soprattutto alla ricerca dell'Ade perchè Ade crede anche lui che Percy abbia la folgore e pensano che la madre di Percy possa tornare in vita.
Inizia dunque la loro "impresa" attraverso varie città d'America per raggiungere i loro obiettivi.
Riordan è abile ad intrecciare la storia utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile, con varie uscite divertenti. E certamente instilla la curiosità nel lettore giovane per la mitologia greca, tra l'altro modernizzata ed adattata ai giorni nostri, rendendo le divinità greche attuali. Questa furbata farà si spera che servirà ai ragazzi per farsi un pò di cultura e prendere qualche buon voto a scuola.
Ho visto anche il film. Non è inguardabile, ma non ha un filo di senso logico (ad esempio qui Percy è triste per la morte della madre, nel film agisce come nulla fosse, solo lievemente angosciato ma lievemente), salta di palo in frasca e stravolge il finale.
Il libro invece è più ricco e complesso, gli eventi sono sensati e ben collegati, nulla è scontato.
Ovviamente se si legge da anni i libri per  ragazzi sono "facili", alcune cose (molte) si intuiscono, la narrazione risulta comunque rapida e la sfida è trovare un autore capace di scrivere una storia accattivante e che regge.
Ci sono per molti elementi di valore in una serie come questa e gli "errori" (più una questione che cambia in base a gusto ed età) sono assolutamente perdonabili.



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