13/03/17

Recensione di Lo Scontro Finale di Rick Riordan

Trama: Al Campo Mezzosangue Percy Jackson e i suoi amici si sono preparati tutto l'anno per la battaglia contro i Titani, sapendo che le probabilità di vittoria sono minime. L'armata di Crono è infatti più forte che mai, soprattutto da quando alcuni dei e semidei traditori si sono arruolati nelle sue file, accrescendo il suo potere. Mentre gli dei sono impegnati a contenere l'assalto del mostruoso Tifone, Crono avanza verso New York, dove il Monte Olimpo, apparentemente incustodito, aspetta solo di essere espugnato. Sarà compito di Percy e del suo agguerrito seguito di semidei fermare l'ascesa del Signore del Tempo e difendere la divina dimora dalle sue brame. Ma non sarà la sola minaccia che dovrà affrontare, perché l'attesa profezia che grava sul suo sedicesimo compleanno si avvererà. E mentre per le strade di Manhattan si combatte una guerra per la salvezza del mondo, Percy si troverà faccia a faccia con un terribile presentimento: che il nemico più forte contro cui sta lottando sia il proprio destino. 

Lo scontro finale è l'ultimo libro della prima pentalogia di Riordan sui miti greci e nello specifico riguardante gli Dèi.
Finalmente le vicende avranno un loro epilogo e tante risposte.
Crono ormai è vicino e si prepara e distruggere l'Olimpo, convergendo le sue forze verso New York. Gli Dèi sono impegnati a cercare di fermare l'avanzata, mentre Percy e gli altri eroi si preparano a difendere l'Olimpo. Certo, senza Clarisse, figlia di Ares, e i suoi fratelli perchè la signorina è offesa dalla casa di Apollo, quindi le cose per i semidei saranno molto dure in battaglia.
Saranno decisivi gli interventi di Nico di Angelo che, nonostante la contrarietà di Percy, lo convincerà a seguire un piano che permetterà al figlio di Poseidone di poter tenere testa a Crono, cosa che fino a quel momento ha dato risultati un poco mediocri. Il piano funziona, dunque si organizza la difesa dell'Olimpo.
Di battaglie ce ne sono molte, di morti non parliamone nemmeno (poveri personaggi!)... Scopriremo chi era la spia del campo (io non ci avrei mai pensato)!
Rachel Elizabeth Dare, amica umana di Percy Jackson, avrà anche lei un ruolo importante anche se compare poche volte. D'altronde non può mica fare i numeri come i semidei.
Il finale è sorprendente. Assolutamente poco comune ed originale. Mi ha davvero sorpreso. Mi immaginavo il classico happy ending con la battaglia canonica. Invece è diverso e lancia un ponte per la prossima serie.
Anche se è una serie da "ragazzini" e ovviamente il livello di scrittura sia elementare, si legge con gusto e fa appassionare. Molti elementi sono intuibili per un lettore "maturo" ma Riordan sa anche sorprendere e mettere tutto al posto giusto. Credo proprio che leggerò tutti i  libri dell'autore visto che mi piace la mitologia.

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